di Claudio Gallini
Sfogliando il giornale
australiano “The Advertiser”, leggiamo che la filantropa e amante della musica
classica australiana Ulrike Klein, ha quasi completato il suo progetto da 6,1 milioni
di dollari per portare in Australia ben due violini, un violoncello ed una
viola costruiti dal liutaio piacentino del sec. XVIII, Giovanni Battista
Guadagnini.
Ulrike Klein all'interno della sala concerti presso la sua proprietà di Ngeringa nei pressi di Mt Barker con i musicisti ASO Stephen King e Sharon Draper (fonte immagine: "The Advertiser").. |
Guadagnini, lo "Stradivari" piacentino è sicuramente sconosciuto alla maggior parte nei nostri concittadini; egli nacque a Bilegno di
Borgonovo Val Tidone il 23 giugno 1711 ed è ricordato come un grande maestro
liutaio specializzato in strumenti ad arco quali viole, violini e violoncelli dal
1729 circa, fino alla morte nel 1786 seppur i suoi primi strumenti siano riconducibili
soltanto al 1742-1743.
Un esemplare di violino costruito da G.B. Guadagnini nel 1757. (Fonte: internet) |
La benefattrice, originaria di
Adelaide, è attualmente al di sotto di “solo” 70.000 $ dal suo obiettivo di 6.183.188
$ per finanziare questo progetto.
Tre strumenti sono stati già
completamente finanziati e trasferiti all’organizzazione culturale no profit denominata
UKARIA, dove i musicisti australiani potranno utilizzarli in perpetuo.
L’ultimo strumento, il secondo
violino, è stato realizzato a Piacenza (1748-49) e sarà trasferito in Australia
quando saranno trovati gli ultimi 70.000 dollari, entro la fine dell'anno,
spera Ulrike.
L'articolo completo e originale lo potete trovare qui
Qui invece trovate un video che spiega, in lingua inglese, lo scopo del progetto ma potrete osservare anche gli esemplari di archi già arrivati ad Adelaide, alcuni fabbricati proprio a Piacenza da Guadagnini.
Qui invece trovate un video che spiega, in lingua inglese, lo scopo del progetto ma potrete osservare anche gli esemplari di archi già arrivati ad Adelaide, alcuni fabbricati proprio a Piacenza da Guadagnini.
Claudio Gallini è perito industriale ma appassionato studioso di storia locale, e di dialetti soprattutto dell’alta val Nure dove risiedono le sue radici.
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