Sotto i portici di Palazzo Gotico possiamo individuare una lapide in bronzo eseguita dallo scultore piacentino Pier Enrico Astorri collocata qui nel 1922 a onore dell'eroe nazionale Cesare Battisti, ucciso sei anni prima a Trento per mano delle milizie austriache.
Cesare Battisti, conosciuto dalla storia come "l'irredentista trentino", nacque a Trento nel febbraio del 1875.
Egli conseguì una prima laurea in lettere e poi una seconda in geografia, ma il suo spirito patriottico lo portò a seguire le orme dello zio materno, don Luigi Fogolari, che abbracciava ideali irredentisti, cospirando contro gli austriaci.
Nella foto ritroviamo la lapide in bronzo, eseguita da Pier Enrico Astorri e collocata nel 1922 sotto i portici di Palazzo Gotico in ricordo di Cesare Battisti. (foto di Claudio Gallini) |
Parallelamente agli studi accademici, egli si occupò di questioni politiche e sociali abbracciando il movimento socialista trentino; Cesare Battisti lottò in particolar modo per l'autonomia del Trentino e per migliorare le condizioni di vita degli operai.
Nell'agosto del 1914 scoppiò la guerra austro - serba ed egli si rifugiò in Italia poiché in quegli anni Trento apparteneva all'Impero austro - ungarico.
In Italia divenne un attivo propagandista affinché l'Italia intervenisse contro l'Impero austro - ungarico, tenendo comizi in diverse città italiane.
Una visione d'insieme di questo scorcio dei portici di Palazzo Gotico per poter apprezzare meglio la posizione dell'epigrafe dedicata a Cesare Battisti. (Foto di Claudio Gallini) |
L'otto gennaio 1915 Cesare Battisti tenne a Piacenza una conferenza su invito di Carlo Anguissola, personaggio di spicco della Piacenza di allora, oltre che esser stato un "nobil uomo".
La conferenza si svolse al Teatro Politeama e divenne occasione per il primo importante scontro tra interventisti e neutralisti a Piacenza in quanto questo incontro fu molto contestato.
Cesari Battisti morì condannato a morte, a soli quarantun'anni, il 12 luglio 1916.
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