Bra è una vivace cittadina situata nella zona denominata del Roero, territorio adiacente alle più note Langhe e Monferrato, e dista circa 180 chilometri da Piacenza, giusto due ore d’auto, ed è equidistante sia da Cuneo che da Torino per soli cinquanta chilometri.
L'origine di Bra si deve a un gruppo di monaci dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio che, costituitisi in priorato attorno alla Chiesa di S. Antonino, diedero origine, nel 1082 a un villaggio che si andò formando nella zona della Veneria, da non confondersi però con la più nota Venaria Reale di Torino, che è tutt’altro discorso pur assonando il toponimo.
I monaci di Bobbio, in seguito, riuscirono a estendere il loro territorio grazie a delle donazioni di terre denominate "braide", in altre parole, grandi poderi con annessa una notevole estensione di terra destinata al pascolo, a valle della collina (nella lingua longobarda Brayda significa per l'appunto "casa rurale con podere", da qui probabilmente l’origine del toponimo).
Prima di collocarsi in via Vittorio Emanuele II al civico 259, però, la chiesa di S. Antonino a Bra, si spostò per ben due volte, prima alla Veneria dove ancora oggi abbiamo il tempio, poi in località Rocca, sempre a Bra, di cui non abbiamo più traccia perché abbattuta.
Dal 1693 (la posa della prima pietra avvenne il 10 Agosto) la parrocchia con la chiesa si costituì in centro a Bra e fu consacrata il 30 Marzo del 1727.
Sulla facciata, rielaborata attorno al 1870, si apre un grande portale, sormontato da un affresco raffigurante il nostro Santo martire Antonino, accostato da altri due portali più piccoli.
Di notevole pregevolezza è anche la porta d’ingresso a due battenti e ornata da formelle risalenti al tardo settecento.
La figura del nostro Santo non manca anche all’interno della chiesa; nella terza cappella a destra, si trova una copia di un affresco originariamente posto nella chiesa alla Rocca di Bra e dipinta dal saviglianese Giovanni Antonio Molineri.
Al centro della decorazione della volta si trovano invece tre scene raffiguranti la vita di S. Antonino, dipinte alla fine dell’Ottocento da Luigi Morgari, artista torinese del secolo passato.
L’incontro del sottoscritto con il parroco Don Gigi Coello e con l’economo della parrocchia, il sig. Antonino Fissore, ha originato una sorta di gemellaggio tra Bra e Piacenza in nome di S. Antonino che lega con un antico percorso di fede e devozione le due città.
E’ stata già organizzata per il giorno 01 Maggio 2012, la visita da parte di una delegazione della parrocchia di S. Antonino di Bra alle spoglie del Santo Martire con la celebrazione della Santa Messa.
Claudio Gallini
Foto a cura di Claudio Gallini
BRA - Chiesa di Sant'Antonino
BRA - affresco del Santo patrono sulla Facciata di Sant'Antonino
BRA - interno della chiesa di Sant'Antonino
BRA - affresco sulla volta, della chiesa di Sant'Antonino
BRA - facciata del Tempio di Venaria