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martedì 5 novembre 2013

Piacenza una città dai grandi e piccoli particolari. Piazzetta Tempio, i Templari e la famiglia nobile Marliani.


Lo spunto per questo breve articolo, l’ho avuto da un’utente del nostro gruppo Facebook Ripensando Piacenza (https://www.facebook.com/groups/ripensandopiacenza/) che chiedeva notizie in merito all’effige di un piccolo leone scolpita su un muro di un palazzo posto in piazzetta Tempio all’angolo con via San Giovanni.


il Blasone della Famiglia Marliani - fonte: Torelli p. 78


L’edificio in questione, dalla facciata molto ornata, è per gli appassionati di storia e architettura locale, il cosiddetto palazzo Marliani, o più precisamente Marliani-Anguissola, posto al n° 56 della già menzionata piazzetta.
Per i piacentini è più facile ricordare che in questa piazza è posta l’opera di Bruno Cassinari denominata “Cavallo scodato con cavaliere” e donata dall’artista alla nostra città nel 1985 o ancora meglio nominare il vicino palazzo settecentesco della Prefettura appartenuto ai nobili Scotti di Vigoleno.
Se invece si vuole approfondire la storia di quest’antico largo, dobbiamo partire dal suo nome che non lascia niente al caso, poiché proprio dove oggi troneggia l’opera del Cassinari, i monaci cavalieri dell’ordine dei Templari costruirono, attorno al XII secolo, il loro centro di culto.
Con alterne vicende che portarono il tempio a essere distrutto e ricostruito per diverse volte, durante la seconda guerra mondiale fu completamente raso al suolo e oggi rimane solo il toponimo di via e Piazzetta Tempio a ricordarci che Piacenza fu un punto strategico per i pellegrini diretti in Terra Santa.
Ma tornando al simbolo scolpito sul palazzo Marliani, non possiamo che ricondurre quel leone al blasone della nobile famiglia di origini milanesi e stabilitasi a Piacenza nella seconda metà del XV secolo.

il Blasone dei Marliani, scolpito sulla facciata
di Palazzo Marliani-Anguissola - © Claudio Gallini


Il proprietario di quel bel palazzo, ancora oggi apprezzabile al n° 56 di piazzetta Tempio come si scriveva all'attacco di questo pezzo, fu un tale Giovanni Marliani che oltretutto acquistò terreni nei pressi di Pittolo dove ancora oggi esiste la località “La Marliana”.
Questa famiglia diede a Piacenza vescovi, arcipreti, giuristi, dottori e giudici; i Marliani giunsero a Piacenza già nobili conquistando, per la loro particolare agiatezza, l’appartenenza ai collegi più importanti della città seppur la loro discendenza si estinse attorno al 1700.
 

Claudio Gallini

Palazzo Marliani Anguissola - © Claudio Gallini

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