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domenica 15 maggio 2011

EPIGRAFI PIACENTINE - Vincenzo Boselli

In Via Guastafredda, al numero 15, troviamo una considerevole epigrafe intitolata all’ecclesiastico piacentino Giovanni Vincenzo Boselli.
L’iscrizione recita: ”In questa casa il canonico GIOVANNI VINCENZO BOSELLI 1760 – 1844 con amore filiale e diuturno impegno attese alla stesura delle storie della patria piacentina a memoria posero gli attuali proprietari A.D. MCMLXXXIV”.
Giovanni Vincenzo Boselli, o meglio conosciuto come Vincenzo Boselli, rappresenta uno dei principali storici piacentini. Egli nasce nel 1760 da una famiglia originaria di Vigolo Marchese e comincia i primi studi presso il seminario vescovile per poi entrare, all’età di quindici anni, nel Collegio Alberoni dove incontrò figure quali Melchiorre Gioia e G. Domenico Romagnosi.Una volta ordinato sacerdote divenne canonico prima in S.Antonino e successivamente presso il Duomo di Piacenza.
Egli ebbe da subito la straordinaria fortuna di avere tra le sue mani importanti documenti storici, grazie alla qualifica di archivista presso la chiesa di S.Antonino, e quasi sicuramente in questa fase della sua vita nacque la passione per la storia di Piacenza.
Tra le sue opere più note si vuole ricordare “Storie Piacentine”, in tre volumi, che seppur non abbia ricevuto i dovuti meriti, divenne un’ulteriore cronaca delle storie locali insieme a quella più nota e considerata, scritta da Cristoforo Poggiali in diversi tomi.
A lui è dedicata la strada che collega via Poggiali a via S.Eufemia, vicino alla Chiesa omonima, e non è da confondersi con la più conosciuta e percorsa via Rodolfo Boselli.
Nel volume Le vie di Piacenza di Fausto Fiorentini, da cui si sono apprese la maggior parte di queste informazioni, è indicato un ricordo di Boselli da parte del “Cerri”: “Era di costituzione fisica piuttosto debole, magro, macilento, viene ricordato da chi lo ebbe visto uscire di casa tenendo un fazzoletto alla bocca quasi temente che il contatto diretto con l’aria potesse nuocergli. Dalla sua casetta in via Guastafredda […] faceva lente passeggiate per via S.Paolo fino allo Stradone Farnese[…]”.
Vincenzo Boselli morì all’età di 84 anni e la sua scomparsa avvenne molto in silenzio forse a causa del suo carattere chiuso che lo portò alla solitudine negli ultimi anni della sua vita.
Invito chiunque fosse interessato alla storia locale, di approfondire con altro punto di vista, avendo il piacere di avere tra le mani le pubblicazioni di Vincenzo Boselli disponibili presso la biblioteca comunale.

testo e foto
sono opera di
Claudio Gallini