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mercoledì 4 giugno 2014

PIACENZA - degrado a "Bastione Campagna"



 lo dico a voce alta, abbiamo una classe dirigente incompetente e imbarazzante nel suo far poco e in malomodo!!!
L'ho già detto più volte: lungi da me indirizzare le discussioni su mere tematiche politiche, specialmente all'interno di questo blog che deve restare assolutamente apoltico. Chi mi conosce personalmente, sa quanto sia assolutamente disinteressato alla politica. Per questa mia "mancanza", sono anche spesso tacciato di irresponsabilità da chi mi conosce...
Ma arrivo al dunque: stamattina (04/06/2014), sono finalmente riuscito a visitare l'appena "recuperato" Bastione Campagna (18/05/2014); lo spettacolo che mi sono trovato di fronte è stato desolante: erba rada, alta e un'assoluta mancanza di manutenzione. Vorrei ricordare che non sono trascorse nemmeno due settimane dalla sua apertura. Vogliamo scommettere quale sarà la sua situazione fra sei mesi?
Comunque, riporto alcune foto scattate questa mattina, le conclusioni le lascio a voi...
Poi, datemi pure del polemico a cui non va mai bene niente, le immagini parlano chiaramente, molto più delle mie parole!
Piacenza, merita molto di più!!!
Massimo Mazzoni


PIACENZA - Bastione Campagna
PIACENZA - Bastione Campagna

PIACENZA - Bastione Campagna
PIACENZA - Bastione Campagna
PIACENZA - Bastione Campagna

martedì 3 giugno 2014

Il volto del diavolo, sull'immagine della "Madonna delle rose" di San Damiano

Non sono molto numerosi attualmente gli abitanti del borgo di San Damiano , in comune di San Giorgio P.no, ancorchè nei secoli scorsi potesse vantare una certa rilevanza nell'ambito dell'economia agricola della zona.Suo vanto è pure l'aeroporto militare sorto negli anni '30 che porta il suo nome. Ma se San Damiano ha ancora una qualche fama "internazionale", lo si deve ad una apparizione della Madonna che una donna del luogo ebbe, a suo dire, qualche decennio fa. La "veggente" (si chiamava Rosa Quattrini) è morta ormai da tempo, ma tuttora la località è meta di pellegrinaggi (sopratutto provenienti da Francia e Belgio) di fedeli certi della realtà delle visioni avute dalla predetta Mamma Rosa, nonostante le autorità religiose si siano sempre dichiarate decisamente diffidenti al riguardo. Ciononpertanto il flusso di visitatori ad un certo punto - siamo negli anni '70/'80- prese una tale importanza, che ci fu chi, nella speranza di una nuova Lourdes, fiutò l'affare e così, dopo le bancarelle con immagini sacre, coroncine, acqua benedetta, ceri e quant'altro, spuntarono case di accoglienza, ristoranti, agriturismi e persino un albergo con sala congressi. Per quanto al momento la faccenda sembra essersi alquanto ridimensionata qualcuno ha potuto approfittarne per migliorare la propria situazione , suscitando ovviamente molte perplessità sulla realtà delle visioni di Mamma Rosa. Al punto che ci fu chi ci vide... lo zampino del diavolo. Manco a dirlo spuntò anche la "prova" dell'intervento del maligno. In fatti in uno scatto fotografico della statua della Vergine, eretta là nei pressi del pero (fiorito in inverno) ove si sarebbe manifestata la Madonna, appare abbastanza chiara - per un gioco di luci e ombre - il classico ritratto di Satana, con corna e occhi grifagni.E' certo che non si tratta di un fotomontaggio poichè l'editore che ordinò la fotografia e realizzò le cartoline venne a conoscenza di ciò che si vedeva nel suo prodotto solo dopo che un venditore di dette cartoline glielo fece presente richiedendo altre numerose ristampe. Ciascuno può pensare ciò che vuole della vicenda, ma se qualche anno dopo - in località Cà dell'Orso a pochi chilometri da San Damiano - ci fu qualcun altro che pretese, con scarso successo in verità, di aver avuto visioni analoghe, molti dubbi sono concessi.
testo di: Giuseppe C. Piva

La Madonna delle Rose di San Damiano (PC)

particolare del volto del diavolo, sull'immagine della
"Madonna delle Rose" di San Damiano (PC)

particolare del volto del diavolo, sull'immagine della
"Madonna delle Rose" di San Damiano (PC)

domenica 1 giugno 2014

LA PREDICA D'UN PIASINTEIN (don Luigi Bearesi - 1995)

Trasposizione in versi dialettali di una nota barzelletta: rapporti scherzosi tra piacentini e parmensi. Poesia soltanto comica.


Un prett piasintein
l'ha fatt al capplàn
dadlà dai cunfein,
in mezz ai pramzàn.

- Incö av parlarò
dal prim paradis:
Adamo l'è un om
tütt cör e surris.

Ma Eva l'è birba,
un brütt elemeint:
ag piäs mangiä un pum,
la crëda al sarpeint.

Sta donna balurda
l'è zù ad tramuntana;
ma sìv al mutìv?
A l'è una pramzana! -

La gint la barbotta:
- Stu prett a l'è un urs! -
E dop una stmana
gh'è un ätar discurs.

- Incò av parlarò
di prim dü giuvnott:
Abele l'è un sant,
Caino, un galiott!

Un dé stu birbant
l'insülta al fradell,
e po col bastòn
al g'ha fatt la pell!

Che brütt assassein,
l'è propri un villàn;
ma sìv al mutìv?
L'è un killer pramzàn! -

La gint dess la scatta:
- Ma senta, che uffesa! -
E dop una stmana
gh'è al vescuv in cesa.

- Incò av parlarò
dell'Ultima Cena:
i Dudas i'enn mucch,
al Cristo l'è in pena.

Is mëttan a tävla
cicoria ed agnell;
ma i spettan un bris,
ag manca un fradell.

L'è Giuda in ritärdi,
al brütt traditur:
par treinta tullein
al veinda al Signur.

Al véra la porta,
l'è propri un avär;
l'admanda suttvus:
- Co gh'è da magnär?

Poesia in vernacolo di Don Luigi Beraresi, passata dalla "Famiglia Piasinteina" ai propri corsisti, durante il corso di dialetto tenuto annualmente all'interno della propria sede.
Consiglio a tutti di parteciparvi nelle future edizioni. Il nostro dialetto non va disperso; è un patrimonio che va assolutamente conservato e diffuso.
http://famigliapiasinteina.com/