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domenica 29 giugno 2008

Piacenza che cambia - l'area della "Cavallerizza"

Piacenza è urbanisticamente cambiata e, presumibilmente, continuerà nei prossimi ad essere sottoposta a profonde trasformazioni. Proprio a questo proposito prendo spunto per parlare di una vera e propria "rivoluzione" di una rilevante parte del centro storico, l'area interna della Caserma Cantore sullo stradone Farnese. Il progetto è ambizioso. Si tratta di un'imponente parcheggio interrato su tre piani da cui si ricaverebbero 720 parcheggi. Al posto dell'attuale parcheggio in superficie verrà costruita una nuova piazza giardino che dovrebbe fungere da nuovo punto d'incontro fra i cittadini e, di conseguenza, valorizzare un'area cittadina che merita di essere maggiormente conosciuta e fruita per il suo valore storico ed artistico. Voglio ricordare che oltre alla struttura della "Cavallerizza" verrà recuperato il complesso del monastero di Sant'Agostino in cui verrà trasferita la sede dell'Archivio di Stato di Piacenza, attualmente ospitato all'ultimo piano di Palazzo Farnese.
Negli edifici a margine di quest'area verranno insediate attività commerciali, uffici e residenze private. Ritengo il progetto ambizioso ed interessante, anche se su alcuni "particolari" avanzo alcuni dubbi, il maggiore di questi è dato dal presunto via libera alla demolizione di alcune casermette, ritenute di scarsa importanza dalla soprintendenza e su questo punto, ammetto che nutro parecchie perplessità in merito. Solitamente sono abbastanza conservatore per quanto riguarda la conservazione e la riqualificazione del centro storico anche se, in questo caso, si andrebbe ad agire su un'area comunque adibita a parcheggio e, se escludiamo i piccoli depositi che verranno demoliti, la città ricaverà da quest'intervento un parcheggio di maggiore capienza, una piazzetta e nuove attività commerciali. I giorni lavorativi previsti sono 800, a questo punto non ci resta che aspettare e soprattutto sperare che venga fatto un lavoro di altissimo livello che davvero possa riqualificare questo suggestivo spazio cittadino.

Veduta di parte del Convento di San'Agostino e del vecchio parcheggio


il progetto della nuova piazza


per ulteriori info www.comune.piacenza.it

lunedì 16 giugno 2008

Operazione turismo: Missione possibile?

Nessuno me lo toglie dalla testa: Piacenza è una bella città, molto più di quanto appare ai visitatori ed ai piacentini stessi. Sembra un paradosso ma sono convinto di questa mia affermazione.
Provo a motivare quanto appena dichiarato: La città storica, questa ovviamente è una mia opinione, è da anni abbandonata a se stessa e, le volte in cui al suo interno si è intervenuto, sono state portate avanti soluzioni urbanistiche quantomeno opinabili; su alcune di queste mi sono già espresso, quindi, eviterò per stavolta di ripetermi ed annoiarvi...
Piacenza è al di fuori dei circuiti turistici, è assolutamente sconosciuta alla massa ed, il turismo che gravita all'interno delle mura farnesiane è prettamente di passaggio. Infatti , il 99% dei potenziali turisti ignorano la nostra città come luogo di rilevante interesse culturale, sostandovi per rapidissime "toccate e fuga" per poi giungere e visitare più dettagliatamente le città a noi limitrofe.
Questo è un limite che la città ha sempre avuto: non siamo mai stati in grado di crescere e, per crescita, intendo un'acquisizione meno provinciale e conservativa. Qualcosa negli anni si è mosso, sono state attuate operazioni di marketing ma sempre in maniera estemporanea e poco convinta.
Realtà della nostra dimensione a livello di promozione e ricettività turistica sono rispetto a noi avanti anni luce!
Lo sostengo da sempre, la città è tenuta malissimo e le foto che ho pubblicato nei post precedenti lo attestano. Vengono a mio parere ignorate incurie macroscopiche e non si fa nulla per risolverle.
Il centro storico, ma si parla di molti anni fa, un tempo era ricco di vita e di locali; Ora, invece, è sempre più morto ed isolato dal resto della città. Tanti negozi storici e ristoranti tipici hanno chiuso i battenti; al loro posto, puntualmente, si sono insediate delle banche mentre, altri negozietti sono stati sostituiti da delle autorimesse. Insomma, la situazione è allarmante!
Sono oltre dieci anni che la città non organizza eventi culturali degni di definirsi tali. Infatti, per citarne due di una certa rilevanza, dobbiamo tornare con la menoria alla metà degli anni novanta dove furono allestite due importanti mostre su Giovanni Paolo Panini e sui pittori romantici francesi, entrambe ospitate nel prestigioso salone di Palazzo Gotico.
Piacenza ha tutte le carte in regola per diventare una meta turistica, dispone di tantissimi e pregevoli monumenti, ha una forte tradizione enogastronomica ed è circondata da una provincia meravigliosa. Le occasioni per un rilancio culturale ed economico non mancano. Expo 2015 è un'occasione unica ed irripetibile, l'acquisizione delle aree militari idem. Bisogna assolutamente invertire questa tendenza, la città e la provincia devono essere promozionate. In questa operazione tutti devono fare la loro parte, le istituzioni ed anche tutti i piacentini che hanno a cuore le sorti del proprio territorio. E' necessaria si la promozione, ma questa, va dopo supportata con delle strutture adeguate che accolgano il visitatore in una realtà organizzata che non lasci lo stesso nel disorientamento totale dove, anche trovare un semplice ristorante aperto alla domenica diventa un problema insormontabile.
Piacenza non dev'essere più una meta casuale e di passaggio perché, se efficacemente sfruttate, ha le potenzialità per offrire ai turisti: cultura, arte, storia e un'ottima e rinomata cucina.
Voi cosa ne pensate, la ritenete una missione impossibile? Io, finché la mentalità piacentina rimmarrà chiusa ed immobile, si. Al contrario qualche speranza ci sarebbe...

martedì 10 giugno 2008

Via Scalabrini - nuovo atto

In questi giorni, con mia grande soddisfazione, sono state rimosse le parigine e le cancellate che da mesi invadevano le centralissime Vie Scalabrini, Torta e Piazzetta San Paolo.
Dalla presunta riqualificazione di quest'area si sono alzate pesantissime critiche sia dai residenti e da chi, nei suddetti luoghi, intraprende un'attività commerciale e professionale. Di tutte le lamentele pervenute alla giunta, ben poche sono state prese in considerazione dalla stessa, troppo spesso impegnata nel "tirar dritto" per la propria strada.
Pochi giorni fa, inaspettatamente, le parigine e le cancellate sono state prontamente rimosse.
Il comune ha motivato queste eliminazioni per facilitare la fruizione dei bus che, in seguito ai diversi cantieri attualmente presenti nel centro, sono stati deviati in via Scalabrini.
Ammetto, che personalmente ed a quanto pare sono in buona compagnia, ritengo che, ad influire sulla rimozione del suddetto arredo urbano, abbia avuto una determinante valenza la denuncia al Comune da parte dei carabinieri per aver intrapreso i lavori nonostante la mancata autorizzazione da parte della soprintendenza. Inoltre, gli uomini dell'Arma, hanno comminato all'amministrazione una multa a causa dei dissuasori di velocità, giudicati troppo alti e quindi non a norma.
La mia speranza è che, la neonata commissione preposta all'arredo urbano "vigili" su certi interventi che, a mio parere, col termine "riqualificazione" hanno ben poco a che fare...


Via Scalabrini - "Ieri, ieri"...

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Via Scalabrini - "Ieri"...




Via Scalabrini - "Oggi"...





venerdì 6 giugno 2008

Piazza Cavalli - mi ripeto

Mi rendo conto di essere pedante ma, da comune cittadino, il 27/04/08 ho scritto una lettera pubblica (su questo blog)
e privata alla e-mail personale del Sindaco Reggi, esponendogli alcune mie "perplessità" sulle condizioni in cui riversa il centro storico ed, in particolare, Piazza Cavalli.
Ho espresso delle mie osservazioni, alcune, ci mancherebbe, assolutamente personali ed opinabili ma comunque, ponendomi in maniera rispettosa ed educata.
Ad oggi 06/06/08 ancora non ho ricevuto dal "nostro" sindaco alcuna risposta.
Lo ripeterò alla nausea, questo blog non ha alcuna finalità politica ma è teso allo scopo di parlare della nostra realtà culturale e di evidenziarne oltre alle nostre eccellenze anche le lacune e gli aspetti che si potrebbero migliorare. La giunta parla di partecipazione da parte dei cittadini nelle decisioni da intraprendere ma poi, come del resto è successo ad esempio per la "riqualificazione" di via Scalabrini, il comune prende le sue decisioni ignorando le esigenze di chi vive e lavora nei luoghi soggetti ai lavori.
da cittadino, semplice ed umile, sono amareggiato perchè vedo un'amministrazione che si gongola delle proprie scelte ma che, a quanto pare, ignora critiche e consigli, specialmente se a muoverli è un pinco pallino qualunque che a livello di opinione pubblica può far ben poco.
Lei è il Sindaco di tutti e lo deve essere non solo a parole ma anche a fatti.
Massimo Mazzoni

Alessandro Farnese circondato dalle transenne



Fermata del bus soppressa da tempo immemore -
toglierle le pensiline no???






sotto i portici del "Gotico"