tratto dal quotidiano LIBERTA' del 14/01/09 - "Le analisi" pag. 43
Almeno si volesse realizzare un Museo d’Arte la proposta sarebbe da considerare, ma no, si insiste con un Palazzo che diventerebbe proprio il simbolo di un museo, la Colonna traiana delle pratiche cartacee, il mausoleo della burocrazia !
Il 2009 sarà l’anno del Futurismo, della celebrazione del movimento, della simultaneità e del dinamismo, ma Piacenza si avvia a diventare l’esaltazione dell’Immobilismo (potrebbe essere una nuova corrente artistica, chissà!), l’Università della Modulistica : si potrebbe quasi suggerire uno scontato gemellaggio con Fabriano, previa ovvia verifica della colorazione politica (non cartacea !).
Ecco allora un progetto futurista : perché non realizzare invece un edificio in cui richiamare tecnici locali (quanti pendolari informatici verso Milano e Parma!) e da tutta Italia in cui progettare un software che permetta il collegamento a tutti gli Utenti, magari tramite i minuscoli net-book tanto di moda o i cellulari, per sbrigare da casa o comunque in mobilità, senza recarsi presso gli Uffici comunali, le pratiche burocratiche ?
Perché non creare un centro di attrazione tecnologica in un edificio avveniristico in cui progettare tutto il software per eliminare gli uffici e realizzare uno standard nazionale di connettività ?
Questa soluzione significherebbe lavoro per tanti tecnici, diplomati e laureati, e farebbe di Piacenza un vero laboratorio di eccellenza, una sorta di “Communication Farm” (tanto per usare una terminologia vuota e altisonante tanto cara ai nostri amministratori, ma in questo caso realistica !).
Il Palazzo potrebbe essere un vero monumento alla tecnologia : i nostri Amministratori sarebbero felici di consegnarsi alla Storia come artefici di sviluppo e sostenitori di un innovativo progetto tecnologico e architettonico.
Il nome della via che ospiterà il Palazzo potrebbe essere “Via dagli Uffici” invece che “degli Uffici” : seriamente sarebbe un modo per allontanare i cittadini dalla forzata frequentazione degli uffici, evitando l’esasperazione di code, traffico, moduli e tutto l’inevitabile resto.
Saluto cordialmente e ringrazio, sapendo già a priori che non riscuoterò alcuna considerazione da parte dei nostri Amministratori, ma con la soddisfazione di aver sottoposto ai lettori un’idea alternativa e creativa, mettendo a nudo l’inconsistenza di certi progetti.
Già del resto in passato ebbi a sottoporre all’attenzione la proposta di realizzare una “Città della Moda” nel complesso del vecchio Ospedale militare, creando una vera scuola di Sartoria di richiamo internazionale (magari sotto l’egida del nostro “Re Giorgio”), ma il progetto venne frainteso come arido centro commerciale !
Bye bye Piacenza, il futuro si allontana ! … dopo il “Pollo logistico” ci aspetta il “Cappone uffici…ale” , comunque auguri a tutti !
Aldo Benedetti
Piacenza
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