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domenica 9 marzo 2008

Urban Center - la città nella città

E' facile, una volta entrati nell'area dell'ex macello, dimenticarsi di esere ancora a Piacenza.
Eppure, è proprio così. Ci sono volute tre amministrazioni comunali (Vaciago-Guidotti-Reggi)
e nove lunghissimi anni di restauri (1999-2008) per "restituire" anche se con altri utililzzi,
l'ex macello alla città. La vasta area (13.750 mq), delimitata da una cinta muraria, è compresa fra lo Stradone Farnese e Via Scalabrini ed, all'interno di essa, sono presenti sedici palazzine tutte sapientemente recuperate grazie ad un ottimo intervento restaurativo che ha saputo perfettamente connubiare gli aspetti antichi con integrazioni moderne che, a parer mio, hanno ulteriormente valorizzato l'intero complesso, ritenuto di grande valenza storica ed architettonica essendo in città l'esempio più importante di archeologia industriale. L'ex mattatoio, chiuso nel 1985, ha riaperto ufficialmente i battenti sabato 23 Febbraio "sotto" la nuova denominazione di "Urban Center".
Attraverso il suo utilizzo, vi è un progetto di ampissimo respiro culturale e sociale per lo sviluppo della Piacenza del futuro; infatti, oltre ad ospitare l'ordine professionale degli architetti, al suo interno verranno studiate e pensate nuove soluzioni architettoniche per la città. La maggiorparte dei padiglioni sono occupati dalla facoltà di architettura ambientale del Politecnico di Milano, che grazie a questa prestigiosa sede, possono disporre di un campus universitario unico nel suo genere. Inoltre, altri padiglioni sono stati affidati ad infoambiente ed al rinnovato Museo di storia Naturale all'interno dell'ex fabbrica del ghiaccio.
Inutile sottolineare l'importanza di questo intervento, infatti, oltre al recupero architettonico ed alla sua indiscussa funzione culturale, questa "città nella citta" permette alla parte est del centro storico un forte riscatto sociale e culturale dopo anni di colpevole abbandono che lo hanno degradato snaturato nelle sue tipicità.
Per questo recupero conservativo, non posso far altro che complimentarmi con chiunque ha collaborato per l'ottenimento di questo egregio risultato, stupendomi comunque, come nella medesima città si possa ottenere un così felice recupero urbano ed, a soli cento metri, vedere come sia stata miseramente ridotta Via Scalabrini, Piazzetta San Paolo e parte di Via Nicolini, con gli interventi di pochi mesi fa, comprensivi della messa in opera di: parigine, dossi, "occhi di gatto" e chi più ne ha più ne metta...



Plastico dell'ex macello (www.orgogliopiacentino.com)
















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