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venerdì 14 febbraio 2020

La lapide commemorativa dei partigiani Alberici e Gatti

a cura di Claudio Gallini




Piacenza è disseminata di simboli, targhe, monumenti più o meno famosi e tra questi emblemi si è scelto di dare luce, con questo breve pezzo, a una targa commemorativa collocata in Piazzale Veleia e recentemente rivalutata con la riqualificazione dell’area “Ex Mazzoni”.
La lapide, in marmo bianco con le "fotoceramiche" ovali dei caduti e una croce stilizzata al centro, riporta incise queste informazioni:




Partigiano Renato Gatti nato il 16-3-1926

Partigiano Carlo Alberici nato il 16-3-1922

Fucilati il 26-4-1945


INCHINATI VIANDANTE

E TU CITTADINO SEMPRE RICORDA

QUI CADDERO DUE GRANDI MARTIRI

NEGLI ULTIMI GIORNI

DELLA LOTTA PER LA LIBERTÀ

SALUTANDO PER PRIMI L’ALBA DELLA VITTORIA

ED ENTRANDO NELLA LUCE DI DIO

CHE RENDE IN ETERNO AGLI EROI

GLORIA - GIUSTIZIA - PACE






La targa, un tempo malmessa e precaria, è stata fortunatamente mantenuta e rispettata anche dopo l'abbattimento del muro che circoscriveva l'area sopracitata; nella primavera del 2019 l'intera area ormai decadente fu infatti restituita alla cittadinanza completamente valorizzata ma con, ahimé, la collocazione di un ennesimo supermercato.

In quel luogo i due ragazzi citati nella lapide, Renato Gatti di diciannove anni e Carlo Alberici di ventitré, furono freddati dai nazifascisti.

Renato e Carlo stavano scendendo dai nostri monti verso la città in avanscoperta e verosimilmente l’Alberici avrebbe avuto il desiderio di vendicare il fratello ammazzato e seviziato dai nazisti l’anno precedente.
In quel periodo i soldati tedeschi stavano lasciando Piacenza e i partigiani erano in procinto di entrare in città per liberarla, ma qualche nazista rimase in agguato nei punti strategici della città e quando i due ragazzi uscirono allo scoperto nei pressi di Piazzale Veleia, non ebbero scampo; era il 26 aprile del 1945, poco prima della liberazione di Piacenza dalle milizie nazifasciste.
Da allora in quel punto ritroviamo la lapide a ricordo di questi due ragazzi che morirono per la libertà della nostra città e non andrebbero mai dimenticati.



Attraverso questa "Foto - sfera" è possibile avere una visione virtuale come se vi trovaste nel punto di collocazione della targa.






Attraverso quest'altra "Foto - sfera" è invece possibile ritrovare la precedente situazione dell'area Ex Mazzoni e individuare la collocazione della targa zoomando alla destra del cancello d'ingresso.







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Autore: Claudio Gallini ©


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