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mercoledì 12 dicembre 2007

Aree Militari (1)

Piacenza è una città di confine, posta fra l’Emilia e la Lombardia, al centro del crocevia più importante del Nord Italia. Proprio la sua localizzazione geografica ha influito su tutta la storia cittadina ed ha contribuito a fare di Piacenza un importante centro strategico militare.Questa peculiarità, ha dato si dei vantaggi al territorio, ma ne ha anche limitato e soffocato la crescita ed uno sviluppo urbanistico migliore. Sono infatti numerosissime le aree e gli edifici di proprietà del Demanio e quindi non fruibili alla popolazione civile, come ad esempio: Polo di mantenimento pesante, all’ex ospedale militare, il bastione di porta Borghetto, le caserme De Sonnaz di via Castello, Dal Verme, Alfieri e Pietro Cella di via Benedettine, la Cantore sullo Stradone Farnese, etc...
Se ne parla da diversi anni, ma negli ultimi mesi le aree militari sono in assoluto l’argomento più discusso in città, basti pensare, che furono “il cavallo di battaglia” di entrambi i candidati sindaco alle ultime elezioni comunali ed effettivamente, la questione è delicatissima e potrebbe rappresentare una svolta epocale per il futuro di Piacenza. Infatti, la possibilità che diverse di queste aree vengano restituite alla città è sempre più concreta e questa operazione, si può tradurre in un milione di metri quadrati ridati alla popolazione piacentina.
Il demanio, venderebbe o darebbe in gestione pluriennale le sue proprietà al comune, che di conseguenza, si impegnerebbe a fornire uno spazio nella periferia cittadina dove far sorgere un polo militare che accorpi tutte le varie realtà militari presenti in città.
L’intera operazione ha dei prezzi mastodontici, si parla di 250 milioni di euro, denaro di cui il comune non dispone e proprio per questo, ora come non mai è necessario fare sistema fra tutte le forze locali, sia quelle pubbliche che private. Con queste acquisizioni la città potrebbe cambiare radicalmente aspetto, traendo enormi vantaggi sia in termini urbanistici, ambientali ed economici, è fondamentale quindi, non perdere anche questa ennesima ed irripetibile opportunità, smettiamola di ragionare da provinciali, si possono fare progetti ambiziosi anche senza essere una metropoli e, qualche realtà a noi vicina, dovrebbe averci insegnato qualcosa…

Le aree militari più importanti del centro cittadino

2 commenti:

filiberto putzu ha detto...

Condivido pienamente le idee espresse. Per Piacenza si può aprire una straordinaria stagione, una irripetibile opportunità di sviluppo socio-economico. Bisogna però che tutta la città (cittadini, associazioni, organizzazioni, amministratori, politica, impresa e mondo economico) avii un laboratorio di idee per capire quale città vogliamo, quale "la Piacenza che verrà", quale la Piacenza futura. PER UNA VOLTA E' NECESSARIO UNO SFORZO COMUNE E SOPRATTUTTO LUNGIMIRANTE. Filiberto Putzu

Massimo Mazzoni ha detto...

La mia "paura" è proprio quella: riuscira Piacenza a fare squadra, a cooperare per un raggiungimento comune? lo sviluppo delle città è stato troppe volte "strozzato" da ostruzioni politiche o da una mancanza di progettualità. Il territorio ha grandi potenzialità, ma, le occasioni, vanno sfruttate e questa data dalla aree militari è enorme.
Da comune cittadino mi auguro che voi dell'amministrazione comunale e della commissione competente, sfruttiate al meglio quest'occasione che può davvero migliorare e far crescere la nostra realtà.