Qui sotto, la foto da cui Gregory ha creato il suo rendering.
(http://www.flickr.com/photos/margheritaurbani/)
Piacenza Piazza Duomo - stato attuale
Piacenza Piazza Duomo - secondo Gregory Day
Piacenza Piazza Duomo - secondo Gregory Day
Ritengo che la soluzione adottata da Gregory, rappresenti la scelta più ovvia e razionale che dovrebbe essere attuata. La Piazza è stata recentemente restaurata e su alcune scelte apportate ho le mie riserve, ma ovviamente queste sono opinioni prettamente personali. Una cosa che però ritengo oggettiva, è data dall'incuria degli edifici porticati che delimitano due lati della piazza. Questi palazzi non hanno avuto nel corso degli anni una tinteggiatura coerente e l'impressione che danno è di disordine e trascuratezza. Ora, capisco che i palazzi in questione siano privati, ma, attraverso finanziamenti ed agevolazioni, bisognerebbe sollecitare i proprietari ad intervenire per dare alle suddette costruzioni, una colorazione pittorica che regalerebbe a Piazza Duomo un aspetto notevolmente migliore.
Invito tutti quelli interessati alla nostra città e provincia, ad intervenire alle discussioni ed a seguire l'esempio di Gregory, inviandomi le proprie idee su come Piacenza potrebbe essere migliorata.
Invito tutti quelli interessati alla nostra città e provincia, ad intervenire alle discussioni ed a seguire l'esempio di Gregory, inviandomi le proprie idee su come Piacenza potrebbe essere migliorata.
5 commenti:
i colori delle case però li lascierei come sono ora. rispecchiano i crolli dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Credo che i colori adottati nel fotomontaggio siano stati usati solo per rendere l'idea di come la Piazza sarebbe valorizzata se, gli edifici che ne delimitano il profilo, fossero curati ed in ordine.
Sul fatto di mantenere una logica nella colorazione delle facciate sono pienamente d'accordo. So che il comune si era impegnato per uno studio sul colore per le facciate del centro, spero che questi approfondimenti portino a dei risultati concreti atti a migliorare l'impatto visivo di alcuni angoli cittadini ancora troppo degradati.
In primo luogo penso che si debba discutere su come andrebbe distribuito il colore lungo gli edifici porticati: Quale soluzione donerebbe di più alla piazza? Una singola tinta principale per entrambi gli edifici, una per edificio o una suddivisione in moduli cromatici di eguale misura (come illustrato nel fotomontaggio)? Purtroppo, il modello stile "Cinque Terre" adottato fino ad ora, dove il colore é servito solo a delimitare le singole proprietà, a mio avviso poco si confà alla fisionomia architettonica degli edifici in questione. Vista l'importanza anche simbolica di questo, come altri spazi della città, penso che le decisioni in merito andrebbero prese seguendo delle linee guida che tengano conto delle varie particolarità del centro storico.
Credo che un'uniformità cromatica per entrambi gli edifici sia un'operazione dura da effettuare.
Proprio poche settimane fa, l'ultima porzione dell'edificio che fa angolo con Via Legnano, è stata completamente restaurata e la soluzione adottata dall'impresa edile che se n'è occupata, non mi dispiace affatto.
Sono convinto che basterebbe poco per donare a questo importante luogo tutto il prestigio che merita. L'arredo urbano cittadino è per me di pessimo gusto e P.zza Duomo, con le sue panchine da giardinetto di periferia, la sua aiuola con cesso sotterraneo incorporato non si distingue di certo per le cure ai particolari. L'esempio pratico di alcune scelte quantomeno opinabili, lo si può vedere in Via Scalabrini, dove sono stati costruiti dossi (berlinesi), inserite le parigine ed alcune cancellate per delimitare i marciapiedi dalle strade e, come ultimo tocco di classe, sono state posizionate delle fioriere??? verdi, che a me sembrano dei cassonetti per l'immondizia. Anche in questo caso, stiamo parlando di vie storiche, di uno degli angoli più belli della città, che da un giorno all'altro vengono snaturati senza alcuna logica e rispetto per la loro storicità.
Citando la recentissima "riqualificazione" di Piazzetta S.Paolo e via Scalabrini, mi tocchi un tasto dolente visto che abito proprio li.
Partendo dall'analisi del contesto, devo però dire che la situazione non é delle più rosee. Sarebbe si potuto essere uno degli angoli più belli della città, ma lo snaturamento, ahimé, é avvenuto ben prima di questi ultimi interventi sul piano stradale: Non mi risulta che la zona sia stata toccata dai bombardamenti della guerra, eppure si é abbattuto un palazzo storico (non so quanto, ne quanto di valore potesse essere.. ma é irrilevante) per costruire una palazzina in perfetto stile "asettico" che annienta la visuale della città storica per chi arriva da via Scalabrini.
Probabilmente affascinati dalla bruttezza del nuovo edificio, i proprietari di alcuni palazzi limitrofi, hanno ben pensato di procedere a restaurare le loro proprietà, spogliandole di tutti quegli elementi estetici ed architettonici ritenuti inutili: cornici alle finestre, balconi, balconcini, rivestimenti murali in lastre, etc. Laddove invece non si é restaurato, il mio palazzo ad esempio, non potendo rimanere con le mani in mano i proprietari hanno deciso di rimuovere il cancello in ferro battuto e rivenderlo (a quanto pare gli introiti sono serviti a fare dei lavori nella loro villetta di campagna nell'oltrepò lodigiano). A qualcuno avrà anche fatto piacere.. ad esempio a chi mi ha successivamente rubato la bici dal cortile.
Adesso che siamo nel 2007 ovviamente l'amministrazione comunale non poteva che proseguire nell'opera di devalorizzazione della zona, posando degli arredi completamente inadatti, non solo esteticamente ma anche dal punto di vista pratico. Insomma, si va di peggio in peggio ancora...
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