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venerdì 18 aprile 2014

T'AL DIG IN PIASINTEIN - "trid c'me la büla"

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Vecchia rubrica, curata dal compianto critico cinematografico Giulio Cattivelli, estratta dal periodico della Banca di Piacenza, "Banca Flash"


"trid c'me la büla"

La "büla" sarebbe la "pula", l'infimo cascame della trebbiatuta costituito dall'involucro dei chicchi (in piacentino anche "rësca"); e l'immagine è una delle tante, di cui è ricchissimo il lessico popolare, per indicare una condizione di estrema indigenza (e anche isolatamente "trid, ossia "tritato" accoglie già il senso materiale e figurato di logoro, consunto dalle avversità soprattutto economiche). Fra le altre espressioni equivalenti o affini ricorderemo "nüd c'me un beg" (nudo come un bruco), "scianc c'me un lädar" (stracciato come un ladro), "c'me l'üsel in s'la rama" (come l'uccello sul ramo), cioè sperduto, senza nido.

Testo di Giulio Cattivelli - (Banca Flash della Banca di Piacenza)

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