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domenica 4 marzo 2012

"Ripensiamo Piacenza", ma non solo durante le elezioni...

Come sempre accade nel periodo elettorale, l'ambiente piacentino si riscopre dinamico, vitale e con mille idee per rivoluzionare la città con ambiziosi progetti e voli pindarici. Poi, una volta eletti, a prescindere dal partito al potere, tutte le ambizioni promesse si riducono all'osso mantenendo solo parzialmente quanto sostenuto durante le elezioni. Nel prossimo mandato amministrativo, si insedierà il tanto discusso progetto EATALY negli spazi della cavallerizza. Personalmente, credo che il sistema EATALY scollegato dal resto della città, rischi di risultare un corpo estraneo ad essa. Ritengo che, avendo un parcheggio sotterraneo che langue per quanto concerne la fruizione della cittadinanza, si debbano sfruttare tutte le attrattive culturali di cui Piacenza dispone. Penso alla Chiesa di Sant'Agostino, un capolavoro rinascimentale aperto solo un paio di settimane l'anno per una mostra sull'antiquariato; In questo ampio e prestigioso spazio, vedrei bene l'esposizione d'importanti rassegne culturali o, ancora meglio, un'esposizione permanente di quelle raccolte che attualmente sono custodite in magazzini o in strutture poco visitate. Disponiamo della "collezione Mazzolini", un tesoro d'Arte composto da ben 899 importanti opere, fra cui spiccano artisti come Lucio Fontana, Giorgio De Chirico, Ennio Morlotti, Massimo Campigli, Aligi Sassu, etc... Credo che, collocare la raccolta nell'ex basilica
facendola rivivere si darebbe un importante contributo alla buona riuscita del progetto EATALY ma, soprattutto, un vero impulso alla vita culturale della città.
Questa è solo un'idea, una proposta banalissima ma penso che meriterebbe di essere considerata.
Vedere idee e la partecipazione popolare alla vita cittadina non può che farmi felice. l'appunto che faccio,è che spero non siano solo le classiche promesse dei politici per strappare qualche voto. come città, abbiamo la fortuna/sfortuna di avere diverse "frecce al nostro arco", frecce, che non sono mai state scoccate nemmeno lontanamente... specialmente considerando le ampie aree militari che attendiamo  ormai da anni.
A breve ci saranno le elezioni comunali e si deciderà chi sarà al comando di Piacenza. Attualmente, anche attraverso i Social Network dei candidati sindaco, si respira un'insolita partecipazione popolare. I piacentini, in base alla propria  fede politica, sognano una città capace di essere competitiva e di migliorare la propria situazione. Tutto ciò, non può che rendermi felice ma, mi auguro, che tutte le proposte e le varie suggestioni scaturite dalla cittadinanza, vengano ascoltate, valutate nella loro fattibilità e nel caso realizzate. Mi spiacerebbe molto se fossero solo promesse, le classiche promesse che si fanno ad ogni elezione politica.
Chi vivrà vedrà...
Massimo Mazzoni

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